La Suprema Corte di Cassazione ha riconosciuto come malattia professionale riconducibile all’ esposizione ad amianto una patologia neoplastica al colon.
In particolare i Giudici di Piazza Cavour hanno ritenuto che le malattie professionali, come quella di tumore al colon, dipendenti da esposizione ad amianto non possono essere considerate esclusivamente quelle “tabellate” – placche pleuriche, asbestosi, mesotelioma pleurico per le quali vale in prima battuta la presunzione di origine professionale – ma anche tutte quelle in cui il lavoratore dimostri la sussistenza del nesso causale anche in relazione alla concreta esposizione al rischio ambientale subito e alla sua idoneità causale alla determinazione dell’evento morboso.
Nel caso di specie infatti nel giudizio di merito era stata prodotta una relazione peritale che aveva dato atto dell’esistenza di una nutrita letteratura medica che riconosce il nesso causale tra l’esposizione ad amianto ed il tumore al colon. Studi condotti negli USA hanno infatti dimostrato la presenza di fibre di asbesto nel tessuti del colon nel 32% di soggetti affetti da cancro al colon ed esposti a tale sostanza. Inoltre la consulenza ha poi tenuto conto della storia clinica dell’istante, degli elementi topografico, cronologico, di efficienza lesiva e di esclusione di altra causa.
I Giudici di legittimità concludono quindi ritenendo che “la sentenza impugnata (ndr da INAIL) si sottragga alle censure sollevate col ricorso e si ponga invece nella scia dell’orientamento di legittimità cui questo collegio intende dare continuità che riconosce l’esistenza del nesso di causa anche nelle malattie professionali ad eziologia multifattoriale purché (quando non tabellate) siano rispettati i principi di equivalenza delle condizioni e di alta probabilità logica rispetto al singolo caso concreto”.
Una precedente molto importante per tutti quei lavoratori che soffrono di patologie non tabellate ma la cui insorgenza è riconducibile – alla luce di evidenze scientifiche e medico legali accreditate – all’esposizione alle fibre di asbesto.